Le assemblee telematiche

Le assemblee telematiche condominiali non hanno una previsione normativa specifica.

Una preventiva autorizzazione dei partecipanti al condominio renderebbe possibile il ricorso ad assemblee telematiche.

Si potrebbe fornire una informativa preliminare a ciascun condòmino per legittimare lo svolgimento delle assemblee telematiche, esplicitando:

1) la necessità di convocare un’assemblea;

2) l’impossibilità di provvedere nelle forme tradizionali visto la ratio dei DPCM per la prevenzione ed il contenimento  della diffusione del virus;

3) le modalità di tenuta dell’assemblea e di ricorso alla delega per chi fosse sprovvisto dei mezzi per collegarsi.

L’informativa dovrà essere sottoscritta da ciascun condòmino.

Coloro che non aderiranno potranno essere ritenuti responsabili per inerzia.

Potranno partecipare alle assemblee telematiche le persone anziane o immunodepresse senza correre alcun rischio di contagio e tutti i partecipanti non incorreranno alla sottoposizione di eventuale isolamento nel caso si verificasse la presenza di positivi al Covid-19.

Dovrà essere garantita ad ogni avente diritto la possibilità di collegare un computer (o altro strumento quale tablet o smartphone) con collegamento con “banda” sufficiente per consentire di sentire e parlare durante l’intero corso dell‘assemblea, ovvero l’utilizzo di una piattaforma che preveda l’accesso anche tramite la linea telefonica senza alcuna interruzione del collegamento per tutta la durata della riunione.

In mancanza di “banda” o di collegamento per un certo periodo o per uno o più punti dell‘O.D.G., l‘assemblea non può deliberare.

Le dichiarazioni saranno scritte e sottoscritte dal presidente o segretario con la propria firma digitale, depositate nel fascicolo telematico presente nella piattaforma digitale utilizzata per le assemblee telematiche.

Il verbale potrebbe contenere anche una clausola di esclusione di responsabilità per l’amministratore, al fine di evitare impugnazioni della delibera.

 

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